With an essential and ironic language, the artist invites the viewer to confront doubt as a shared dimension of human experience. The question mark is at once a playful symbol and an existential reflection — an icon that encapsulates, with both lightness and depth, the condition of contemporary thought and life. A sign that winks at the human condition — fragile, curious, uncertain — and invites the observer to recognize themselves in that collective question. A smile, perhaps, but also a mirror.
Con un linguaggio essenziale e ironico, l’artista invita l’osservatore a confrontarsi con il dubbio come dimensione comune dell’esperienza umana. Il punto interrogativo è al tempo stesso un simbolo ludico e una riflessione esistenziale, un’icona che sintetizza, con leggerezza e profondità, la condizione del pensare e del vivere contemporaneo. Un segno che strizza l’ occhio alla condizione umana — fragile, curiosa, incerta — e invita chi osserva a riconoscersi in quell’interrogativo collettivo. Un sorriso, forse, ma anche uno specchio.